Mi è sempre piaciuto ascoltare storie per le emozioni che queste suscitano in me. Quando avevo 15 anni ho deciso di studiare medicina per diventare psichiatra e per occuparmi della mente delle persone.
Ho scelto di fare il medico e non la psicologa perché volevo anche studiare il corpo, i suoi meccanismi e le connessioni con ciò che proviamo, perché credo che corpo e mente siano interconnessi e che ci si possa prendere cura di un individuo solo tenendo nella giusta considerazione entrambi questi aspetti.
Mi sono poi specializzata come Psicoterapeuta Psicoanalista acquisendo tecniche e metodologie per lavorare soprattutto con adolescenti e giovani.
Più avanti ho arricchito il mio bagaglio di strumenti con lo psicodramma analitico individuativo, che prende in prestito delle tecniche teatrali per rivivere eventi di vita e analizzarli in un ambiente sicuro e privo di giudizio.
Negli anni ho lavorato con molti adolescenti e giovani adulti, specializzandomi in particolare nell’ambito dei disturbi dell’alimentazione e dei disturbi d’ansia.
Credo che sia importante aiutare chi soffre di disturbi psichici, perché questi compromettono enormemente la qualità di vita dei pazienti e dei loro familiari.
Ritengo necessario considerare che ogni persona ha un corpo e una mente unici e irripetibili e che queste caratteristiche individuali siano parte integrante del percorso di cura. Ritengo fondamentale che il professionista, durante la terapia, abbia in mente le caratteristiche e le cicatrici del corpo, così come i processi individuali della mente e che li accolga come sono, senza cercare di farli per forza rientrare in modelli teorici strutturati e rigidi
Ilaria Marelli